Sindrome da pensione completa? 5 consigli per un rientro senza stress



Settembre, per molti le vacanze sono ormai lontane, quasi un ricordo nostalgico di momenti di puro relax sulle spiagge o in montagna. 
Quello che resta delle vacanze sono i bei ricordi, qualche nuovo amore e purtroppo anche qualche Kg in più.
Si stima che al rientro dalle vacanze, il 42% dei vacanzieri ha messo su almeno 2 Kg, il 30% è ingrassato di almeno 1 kg ma ha dato priorità all'ozio, il 25% è riuscito a mantenere la forma fisica e solo il 3% è dimagrito tipicamente per la mancanza di cibi adeguati al proprio gusto.
Alcuni la chiamano proprio sindrome da pensione completa ed anche mezza pensione che contribuisce all'incremento dello stress post vacanza. La pensione completa è una comodità ed un pensiero in meno in vacanza, ma ha degli effetti molto rilevanti sulla nostra forma fisica.
Tipicamente ci si abbandona a grandi abbuffate a partire da colazioni luculliane a base di 2 o 3 cornetti, accompagnato da qualche dolce e la frutta. Satolli della colazione, anche se non avvertiamo minimamente il senso di fame, alle ore 13:00 ci buttiamo nel pranzo rigorosamente completo e a buffet, con antipasto, primo, secondo, contorno, frutta e vino. Stessa scena per la cena dove al posto o in aggiunta alla frutta ci sono anche i dolci o gelati. Conto totale, dalle 2500 Kcal alle 4000 Kcal giornaliere.
Il tutto, associato ad una scarsa, se non del tutto assente, attività fisica, genera la cosiddetta sindrome da Pensione Completa.

Rimediare con 5 semplici consigli. 

Anzitutto, come direbbero gli inglesi, Keep Calm! 

1. Ritornare alle buone e sane abitudini. Consumare almeno 5 pasti al giorno, composti da colazione, pranzo e cena e due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio.
2. I pasti dovranno essere equilibrati, quindi addio alle abbuffate e via libera a colazioni regolari, composte da latte o yogurt naturale con cereali o qualche biscotto secco. Pranzo e cena con una portata e un contorno alternando pasta o cereali, carne, pesce, uova o latticini tra mezzogiorno e la sera ed, infine, spuntini leggeri. Soltanto con questi due consigli in una settimana il peso inizierà a scendere.
3. Evitare alcolici e superalcolici per almeno un mese
4. Attenzione ai condimenti. Basta un cucchiaio a pranzo e a cena di olio EVO,  uno dei migliori condimenti, contenente acido oleico, un acido grasso monoinsaturo, che aiuta a tenere bassi i livelli di colesterolo, polifenoli, antiossidanti e omega 3.
5. Riprendere o iniziare l'attività fisica, in questo modo il corpo inizierà anche a smaltire i liquidi accumulati in eccesso e ne beneficerà la salute in generale.

Consiglio dell'esperto.

La soluzione migliore, per avere risultati certi ed evitare lo stress anche solo dell'organizzazione dei pasti, è quello di farsi predisporre una dieta personalizzata da una nutrizionista.
L'elaborazione della dieta personalizzata potrà utilizzare anche come ausilio gli innovativi test genetici, mediante i quali individuare in maniera precisa le attitudini e le predisposizioni genetiche. In particolare, i test genetici, consentono di valutare la capacità dell'organismo di metabolizzare gli alimenti, la tendenza ad ingrassare, l'attività fisica ideale per ridurre il peso, eventuali intolleranze enzimatiche alimentari e la predisposizioni a sviluppare alcune patologie come incremento del colesterolo o della pressione arteriosa.
Una dieta personalizzata elaborata con questi dati ha una percentuale di successo praticamente garantita, a patto di seguire la dieta, ovviamente.

Buon inizio a tutti.
 

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