Dieta vegetariana o vegana: una scelta consapevole e responsabile

Negli ultimi tempi si va sempre più diffondendo la tendenza ad un'alimentazione a ridotto consumo di proteine animali. Forse per una maggiore sensibilità e coscienza etica o forse per motivi di prevenzione (ormai non esiste trasmissione in TV, trasmissione radiofonica o giornale che non parli di alimentazione e salute), ma sono sempre di più le persone che preferiscono adottare un'alimentazione vegetariana o vegana.

Il vegetariano è colui il quale non si nutre di alimenti di DIRETTA origine animale (quindi esclude completamente ogni forma di carne e pesce dalla propria dieta), pur continuando ad assumere alimenti di provenienza animale (come latte e latticini, uova, miele). Il vegano, invece, esclude completamente tutto ciò che abbia a che fare con il mondo animale, quindi non solo non mangia carne e pesce, ma neanche gli alimenti di provenienza, quindi latte e derivati, uova, miele e fa bene attenzione che nulla di questi ingredienti sia incluso in altre pietanze (quindi anche i dolci non devono contenere né latte né uova, ad esempio).

In realtà, però, l'alimentazione è solo uno degli aspetti del vegetarianismo e del veganismo che, invece, sono dei veri e propri stili di vita. 

Chi opta per queste scelte per motivi etici ha come obiettivo l'eliminazione della sofferenza e dello sfruttamento animale, quindi questo andrà a coinvolgere anche lo stile di abbigliamento (che non dovrà comprendere capi in pelle o capi prodotti sfruttando intensivamente (e distruggendo) flora e fauna), i metodi di cura (prevale la scelta di medicine naturali e non farmaci di sintesi testati sugli animali), con eliminazione anche di tutte le attività che prevedano uno sfruttamento animale ed ambientale.

Chi, invece, fa questa scelta per una questione di prevenzione (benché la scelta possa essere anche integrata, non deve necessariamente essere dettata solo da uno dei due motivi), sceglie di preservare la propria salute eliminando gli "artifizi" creati nel tempo allo scopo di facilitare il progresso, ma a scapito della tutela della vita umana. Quindi questa scelta, oltre che allo stile alimentare, prevede anche degli stili di vita adeguati, quindi senza fumo, senza consumo (o con un consumo moderato) di alcol, comprendente una certa dose di attività fisica almeno settimanale, ecc. Mi soffermo un momento sulle scelte non alimentari appena citate, sottolineando che non è necessario diventare vegetariani per effettuarle: non fumare, non bere in eccesso, fare attività fisica sono accorgimenti che fanno bene a chiunque e che sono, anzi, fortemente consigliati. Per quanto riguarda l'alimentazione, invece, al giorno d'oggi, vuoi per la mancanza di tempo, vuoi per motivi economici, si è portati a consumare in grandi quantità (talvolta anche eccessive), alimenti a base di carne, spesso confezionati, insaccati, precotti, preconditi, in modo da ridurre al minimo sia il tempo di preparazione che di consumo degli stessi. Inoltre lo sviluppo industriale ha portato ad un aumento di produzione di alimenti di origine animale per una questione di conservazione (gli alimenti di origine vegetale hanno un proprio ciclo di vita che può essere modificato ben poco con le attuali tecniche, per cui possono essere conservati per periodi di tempo più brevi). Per questi motivi, si è dato mediaticamente molto spazio alle notizie "la carne fa male, le proteine animali sono cancerogene, ecc ecc".

Qui non voglio né confermare né smentire queste notizie, ma solo sottolineare un concetto. enunciato per la prima volta da Paracelso, "è la dose che fa il veleno" (per questo rimando anche all'articolo della Dott.ssa Pollyanna Zamburlin), nel senso che tutto fa male, se assunto in eccesso, ma con un'alimentazione varia ed equilibrata, che rispetti gli apporti stabiliti dalle linee guida della Dieta Mediterraea (che, non a caso, è stata classificata patrimonio immateriale dell'umanità), unita ad una costante attività fisica, si possono raggiungere le migliori condizioni di salute.

In entrambi i casi è possibile gestire la propria alimentazione in modo da avere apporti corretti di tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, senza andare incontro a particolari carenze. L'unica accortezza da tenere in considerazione, nell'alimentazione vegana, è la necessaria integrazione di vitamina B12, in quanto contenuta solo negli alimenti di origine animale. Alcuni vegetali, come particolari specie di alghe, la contengono, ma in una forma chimica non biodisponibile, quindi non assimilabile dall'organismo.
Per tutto il resto si possono tranquillamente sostituire le proteine animali con quelle vegetali, a patto che si sia disponibili a mangiare "di tutto", intendendo, con "di tutto", anche alimenti normalmente poco presenti nella dieta di un onnivoro, E' il caso della soia e dei suoi derivati (tofu, seitan, composti vari), cereali di varia origine (preferibilmente grezzi, ma anche i loro derivati), alghe, spezie a volte non molto conosciute. 

Una piccola nota, da tener presente qualora si voglia intraprendere una dieta vegetariana o vegana:
in presenza di particolari patologie, alcuni alimenti di origine vegetale potrebbero essere controindicati. E' il caso, ad esempio, di alcune alghe in presenza di particolari patologie tiroidee (a causa dell'elevato contenuto di iodio) oppure di soia e derivati in caso di tumori mammari (per la presenza di fitoestrogeni) o anche può essere sconsigliato un eccesso di fibre in caso di patologie intestinali (es. colite ulcerosa), per cui è sempre meglio essere certi del proprio stato di salute prima di effettuare una scelta del genere, dal momento che il vegetarianismo ed il veganismo sono scelte consapevoli e responsabili.




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