Provato per voi: Runtastic, fitness e workout a casa
Dalle reazioni che vedo nei pazienti durante le anamnesi che facciamo insieme, immagino che la domanda più brutta e temuta, per molti di loro sia "che attività fisica svolge?".
Cambiano espressione, alcuni, cambiano anche colore, molti ridono (alcuni per non piangere), altri iniziano a raccontare gloriose carriere agonistiche intraprese da giovani e terminate sempre da giovani... non ho ben capito se rientra nella categorie "domande imbarazzanti", "domande inopportune" o semplicemente DOMANDE CHE NON AVRESTI MAI DOVUTO FARE.
Scherzi a parte, è ben palese che la vita frenetica di oggi lascia, purtroppo, poco spazio da dedicare al tempo libero, il 90% delle persone che vedo non pranzano a casa, molti escono di casa presto e, tra spostamenti, mezzi pubblici, orario lavorativo, rientrano in serata. E' vero che "se vuoi, puoi", ma è anche vero che non sempre si può pagare un abbonamento annuale in palestra senza avere la certezza di poterci andare con costanza.
Proprio per questo sono stati inventati i metodi di allenamento casalingo.
"Io ho il tapis roulant. Però ce l'ho in soffitta".
"Io ho la cyclette. Però ce l'ho in cantina".
(Giuro, queste due frasi mi sono state dette da due pazienti entrati in studio uno di seguito all'altro).
"Io ho l'ellittica". "In cantina o in soffitta?" "In camera da letto". "Ah benissimo!". "Però la uso per poggiarci i panni". "..."
Conoscevo già RUNTASTIC perchè d'estate mi capita di dedicarmi alla corsa all'aria aperta e lo utilizzavo per monitorare il percorso che facevo. Ho visto che ha ampliato i suoi spettri creando una serie di app per smartphone dedicate al workout in casa e ho deciso di provarle.
Le app che ho scaricato sono: Sits-up (per gli addominali), Push-up (per le flessioni) e Squat.
Il metodo è lo stesso per tutte e tre: l'applicazione ha in memoria una serie di allenamenti suddivisi per livelli, ognuno predisposto per 20 giorni. Si inizia il primo giorno con degli esercizi molto blandi, poche ripetizioni, per consentire al principiante di imparare l'esecuzione dell'esercizio, Le serie hanno un numero di ripetizioni da 2 a 4 e sono intervallate da un periodo di pausa di 1 minuto (la pausa può anche essere ridotta manualmente). Ogni giorno il numero delle ripetizioni aumenta ed il periodo di pausa si riduce. Al ventesimo giorno si è raggiunto un livello sufficiente di allenamento per poter passare allo schema successivo.
Le app complete sono a pagamento, ma anche le versioni free comprendono alcuni schemi predefiniti, per cui chi è a riposo da tanto tempo ed ha bisogno di cominciare gradualmente può tranquillamente andare avanti per qualche mese solo con le versioni gratuite.
Chi "non ha tempo per" non ha scuse: tutte e tre le app insieme danno un allenamento che non va oltre i 10 minuti.
CURIOSITA': lo smartphone diventa un vero e proprio personal trainer con una voce guida (maschile o femminile a scelta) che conteggia le ripetizioni e rilascia delle frasi di incoraggiamento e motivanti. Il conteggio delle ripetizioni avviene in maniera singolare: per gli addominali bisogna mantenere lo smartphone in posizione orizzontale sul petto e con la percezione del movimento vengono contate le ripetizioni; meccanismo simile per gli squat, dove lo smartphone viene mantenuto in orizzontale tra le mani durante l'esecuzione dell'esercizio; per le flessioni bisogna poggiare il cellulare a terra e i push up vengono conteggiati quando, in discesa, con la punta del naso di tocca (o basta anche sfiorarlo) il display.
In definitiva, premesso che nulla può sostituire il lavoro di un VERO personal trainer o di un istruttore competente, per iniziare a muoverci un po' e per creare, soprattutto, quella motivazione psicologica derivante dalla presa di coscienza che "ce la posso fare", credo che queste applicazioni per smartphone possano essere un buon mezzo per rompere il ghiaccio con l'abitudine dell'attività fisica ed anche sufficienti a spezzare definitivamente la barriera creata dai miliardi di scuse che spesso raccontiamo a noi stessi, prima ancora che agli altri, per evitare un po' di sano movimento.
In fondo siamo le persone con cui dobbiamo necessariamente passare il resto della nostra vita, non meritiamo un po' di amore verso noi stessi? ;)
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